A partire dall’esperienza vissuta da bambini, molte persone organizzano la loro vita per evitare di sentire il dolore causato da quello che non hanno avuto e per cercare di ottenere quello che sentono come un risarcimento dovuto. Questo è all’origine di molte sofferenze. La verità infatti è che purtroppo nulla di quello che possiamo provare come adulti ci può restituire quello che avremmo avuto il diritto di ricevere da bambini e non abbiamo avuto.
Il luogo della terapia, la relazione terapeutica, è il luogo sicuro nel quale questo lutto può essere elaborato.
Il compito del terapeuta è permettere che la persona possa sentire la tristezza associata a quello che di doloroso ha vissuto o che le è mancato in passato, ma all’interno di una relazione come quella terapeutica in cui si possa sentire davvero compresa e riconosciuta.
Quando la tristezza emerge in modo aperto in una relazione di fiducia, la trasformazione emerge spontaneamente, in una dimensione profondamente umana e per questo condivisa.
La psicoterapia è finalizzata ad accompagnare la persona a potersi prendere cura di sé, per essere poi libera di scegliere senza condizionamenti dovuti a evitamenti e blocchi conseguenti a ferite o traumi non elaborati. Questo è possibile sono prendendo contatto in modo amorevole con le emozioni legate ai vissuti che l’hanno condotta fino al momento presente. Gli eventi traumatici, se elaborati, possono portare, nella propria vita e in quella delle generazioni successive, a disporre di maggiori risorse, flessibilità e saggia consapevolezza rispetto a persone che abbiano vissuto vite meno complesse e traumatiche.