Orientarsi: DSA, dislessia ed altri disturbi dell’apprendimento

Nella mia attività clinica mi occupo anche della valutazione e dell’eventuale certificazione valida ai fini scolastici dei disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia), per la quale appartengo all’elenco dei professionisti riconosciuti dall’ASL Regione Lombardia.

Cosa sono i DSA:

scrivere

Mentre generali difficoltà negli apprendimenti possono dipendere da fattori emotivi, dalle attuali capacità cognitive del bambino, dall’impegno con cui studia, i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) si inscrivono invece in un quadro di buone capacità cognitive globali e dipendono da fattori neurologici che causano la mancata automatizzazione di alcune funzioni: la lettura e/o la scrittura e/o il calcolo.

Nonostante i bambini con disturbi specifici degli apprendimenti siano bambini intelligenti e si impegnino per rispondere alle richieste scolastiche, non riescono, per ragioni indipendenti dalla loro volontà, ad automatizzare e quindi rendere veloci funzioni comuni come leggere, scrivere o fare calcoli.

E’ come se, guidando un’automobile, dovessero pensare in ogni momento intenzionalmente a quando premere la frizione o cambiare marcia, mentre gli altri, usciti dalla scuola guida, automatizzano questi gesti senza pensarci più una volta accesa la macchina.

Questo implica un dispendio di energie notevole per il bambino per stare al passo con gli altri, una maggiore lentezza rispetto agli altri nello scrivere/leggere/nel calcolo che portano spesso a una grande fatica, demotivazione ed insicurezza.

Come riconoscere i DSA:

Si può ipotizzare la presenza di un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) quando un bambino ha una caduta significativa in alcune aree specifiche relative alle prestazioni scolastiche (lettura/scrittura/calcolo) pur avendo delle buone capacità cognitive e non soffrendo di situazioni che possano giustificare le sue difficoltà scolastiche (handicap, forti problemi emotivi, ecc.).

I bambini con DSA spesso hanno una forte avversione nell’affrontare i compiti, che può essere scambiata per pigrizia e che invece è una vera e propria pauradi trovarsi di fronte a qualcosa che li mette in crisi facendoli sentire inadeguati.

imparare

Immaginiamo di trovarci di fronte ad un testo scritto in cirillico che per tutti gli altri è perfettamente comprensibile e che invece e noi sembra un intrico indecifrabile, come l’immagine a lato: questa è la sensazione di impotenza che un bambino con dislessia può provare.

E’ proprio perché i bambini con DSA hanno spesso alte doti intellettive che possono ugualmente imparare a leggere più o meno fluentemente pur soffrendo di dislessia o a fare i calcoli pur in situazione di disacalculia; quello che rappresenta un campanello d’allarme è la lentezza e la fatica che questo implica e che toglie energie a tutto il resto: la comprensione, la spinta a fare.

In sintesi, i disturbi dell’apprendimento (DSA) possono essere di quattro tipi, indipendenti o associati tra loro; vediamo come riconoscerli:

Dislessia: difficoltà significativa nell’apprendere e poi automatizzare la lettura, quindi lentezza e affaticabilità superiore alla media nella lettura;

Discalculia: difficoltà significativa nell’apprendere e poi automatizzare il calcolo, forti difficoltà a memorizzare le tabelline, a fare anche semplici calcoli a mente;

Disortografia: difficoltà significativa ad apprendere e mettere in pratica le regole grammaticali, denotata dalla presenza di molti e ripetuti errori grammaticali;

Disgrafia: difficoltà significativa ad automatizzare il tratto grafico, che resta stentato e illeggibile…e faticoso!;

Cosa fare in caso di difficoltà negli apprendimenti:

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E’ importante, in presenza di un dubbio relativo a dislessia, dicalculia, disgrafia o disortografia, fare una valutazione, in modo da poter:

1- riconoscere l’origine della difficoltà negli apprendimenti sperimentata dal bambino

2- evitare quindi che si senta incapace, “stupido” e impotente rispetto a ciò in cui non riesce e che di conseguenza si demotivi rispetto alla scuola

3- pensare ad un programma di potenziamento delle funzioni carenti e agli strumenti compensativi e dispensativi a cui per legge ha diritto a scuola.

La valutazione consiste in alcuni incontri in cui vengono somministrati al bambino alcuni test standardizzati che valutano come si pone rispetto alla media nelle funzioni citate. I professionisti che intervengono nella valutazione sono psicologo, logopedista e neuropsichiatra.

Viene posta naturalmente attenzione, oltre che alle capacità di apprendimento, agli aspetti emotivi e caratteristici del singolo bambino.

Personalmente mi occupo di questo tipo di valutazioni, che vengono svolte da me e dai miei colleghi in un clima di gioco accogliente e leggero. Gli incontri col bambino vengono preceduti e seguiti da uno o due incontri con i genitori in cui si condivide la storia del bambino e il percorso da fare.

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Solitamente, in presenza di disturbi dell’apprendimento, i bambini finiscono per essere sollevati dalla diagnosi e dalla certificazione che li alleggerisce dei dubbi sulle proprie capacità e sulla propria intelligenza e permette loro di essere sgravati da un’eccessiva mole di compiti e di avere più tempo nelle verifiche in classe e alcune relative agevolazioni (calcolatrice, computer, schede…).

Soprattutto, è importante avere un punto di partenza da cui imparare nuove strade per raggiungere un buon livello di apprendimento nelle funzioni carenti. 

I percorsi di potenziamento che possono essere messi in pratica peri bambini con DSA sono numerosi ed efficaci e si focalizzano sul metodo di studio e sulle tecniche più indicate per lavorare al meglio andando ad incidere fortemente sulla motivazione scolastica.

Per informazioni o un appuntamento nel mio studio a Milano potete contattarmi al numero 347.5202018 o tramite mail: irenemazzon@libero.it.

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