Cyberbullismo: cosa succede a mio figlio?

cyberbullismo

Il termine cyberbullismo è comparso frequentemente nelle recenti cronache dei media, evidenziando come gli adolescenti in particolare siano sempre più esposti alla possibilità di subire o attuare condotte sociali di cui spesso non sono in grado di valutare le conseguenze, talvolta gravi.

L’età adolescenziale di per sé, ed oggi specialmente, può essere terreno di un disagio che si associa a ritiro scolastico, a comportamenti legati ad autolesionismo, alla percezione di una mancanza di riferimenti solidi, soprattutto interni.

Nel contesto dell’utilizzo massiccio dei social network (quali Facebook, Youtube, Ask, Tumblr, etc) per comunicare tra i pari fuori dalla scuola, capita si manifestino prepotenze, minacce, offese, fenomeni di cyberstalking, da parte di ragazzi che utilizzano identità anonime e non. Non di rado succede che alcuni ragazzi/e “tramite il click del mouse, si sostituiscono ai compagni di classe più timidi, a nome di altri diffondono immagini e informazioni riservate tramite mms sui telefonini, raccontano particolari personali o dichiarano disponibilità sessuali a nome delle compagne” (fonte: sito della Polizia delle Comunicazioni).

Il cyberbullismo rappresenta circa un terzo del bullismo totale. Giocano a suo favore l’anonimato del bullo, il conseguente indebolimento delle remore morali e l’assenza di limiti spazio-temporali.

Il gruppo, principale terreno della costruzione dell’identità durante la fase adolescenziale, in tali casi può essere colui che esclude, addita, non riconosce, ma anzi distorce l’identità stessa del singolo più fragile e vulnerabile.

Non provvisti spesso di modelli regolatori o di riferimento adeguati, alimentati talora dalla vergogna, molti ragazzi rimangono isolati durante l’adolescenza, incapaci di elaborare emozioni complesse e di chiedere aiuto, col pericolo di giungere ad atti autolesionistici, isolamento, abbandono scolastico.

La scuola, spesso teatro delle dinamiche del bullismo, ha un ruolo centrale nell’evoluzione di tale fenomeno, essendo, insieme alla famiglia, una delle principali agenzie di socializzazione e di mediazione fra bisogni, problemi, risorse e rischi in età evolutiva.

Propongo per questo alle scuole medie un percorso di incontri che si pone come obiettivo quello di formare e sensibilizzare il gruppo classe sul fenomeno del cyberbullismo, del bullismo in genere e del disagio nell’ambiente scolastico, stimolando la riflessione su comportamenti relazionali non positivi messi in atto e/o subiti dai compagni, oltre a sviluppare un uso consapevole e responsabile dei mezzi elettronici di comunicazione. Intende inoltre fornire una consulenza pratica ad insegnanti e genitori.

Obiettivi specifici:

  • offrire occasioni di confronto fra gli adolescenti sui compiti evolutivi di questa fase dello sviluppo e sulle modalità prevalentemente utilizzate per affrontarli;
  • acquisire capacità di riflessione e valutazione delle situazioni vissute e delle azioni compiute come quelle relative al cyberbullismo;
  • sviluppare la capacità di empatia e di pro-socialità nei confronti dell’altro;
  • approfondire il concetto di responsabilità individuale e delle dinamiche di gruppo;
  • sostenere nella risoluzione di situazioni problematiche, sollecitando la gestione e la soluzione non violenta dei conflitti.

Il percorso ha la finalità di sviluppare atteggiamenti positivi e pro-sociali, quali il rispetto di se stessi e degli altri, il valore delle differenze, delle relazioni e della legalità, la promozione della solidarietà, della cooperazione e dell’aiuto reciproco.

Qui i miei contatti per informazioni o per un appuntamento.

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